giovedì 30 aprile 2020

mercoledì 29 aprile 2020

Americani.

" Un americano in un quarto d'ora, racconta più  di sé che un inglese in quindici anni. "

Severgnini - Un italiano in America."

martedì 28 aprile 2020

I morti.

"I morti pesano non tanto per l'assenza, quanto per ciò che -tra loro e noi- non è stato detto"

Susanna Tamaro : Va' dove ti porta il cuore .

Tempi di coronavirus.

L'atmosfera che si vive in questi giorni è irreale.  Da mesi si sta chiusi in casa. Non si riceve nessuno.  Si esce poco. Ogni persona è vista come  un potenziale nemico  che potrebbe infettarti. Si fa attenzione alle distanze. Baci ed abbracci sono ormai dimenticati. Il  " cinque" non si usa più.

martedì 7 aprile 2020

Il leader

Un leader lo riconosci anche soltanto dalla voce. Trasmette coraggio, empatia, visione. Non si affievolisce sul presente, s'intona sul futuro. Non stride, non bofonchia. E' ferma, calda. Ascolta Salvini e Berlusconi, Renzi e Calenda, poi un vecchio discorso alla radio di Churchill o la voce fuoricampo di Andrew Cuomo nel video che invita New York a resistere. Poi quando l'emergenza finisce, il popolo non vota Churchill, non ha votato Giuliani for president, non voterà Cuomo. "Ingrati", disse il medico a Churchill. "Non direi - rispose lui-. Hanno solo passato anni terribili".  E' bello ricevere un grazie. Ma più bello ancora è sapere di averlo meritato. 

Repubblica 7 aprile 2020

mercoledì 1 aprile 2020

Piero Chiara.

*Filosofi, antropologhi, sociologhi e non inquisitori debbono essere i magistrati! Pensi che il Lombroso  al quale ho sempre guardato come a un maestro, studiando il cranio del brigante Villella aveva scoperto che al posto della cresta occipitale il fuorilegge aveva una fossetta, come il gorilla e lo scimpanzé. Ecco quindi il fatalismo biologico! L'uomo fa il bene o il male a seconda di come è costituito. (edizione De Agostini – Mondadori, 1989, p. 132)

*Il sole non si era ancora alzato, ma un bagliore rossiccio annunciava, dietro Luino, una lucida mattina di vento, di quelle che sembrano chiudere l'estate, dopo il Ferragosto, quado il lago, come una donna che cambi abito, perde i suoi colori tenui e leggeri per vestirsi di azzurro intenso e qualche volta di scuro turchino, se al mattino lo spazza la tramontana e lo ripettina al pomeriggio l'inverna.(edizione De Agostini – Mondadori, 1989, p. 86)