mercoledì 30 dicembre 2015
lunedì 28 dicembre 2015
lunedì 21 dicembre 2015
domenica 20 dicembre 2015
venerdì 18 dicembre 2015
venerdì 11 dicembre 2015
Roberto Vecchioni
Le parole bisogna usarle con molta attenzione, anche quando si vogliono fare delle provocazioni. E certamente Vecchioni ha sbagliato ad usare un certo tipo di espressioni, ma è anche vero che in Sicilia ci sono molti comportamenti da condannare. La Sicilia è un'isola bellissima, ricca d'arte e di cultura, ma il comportamento generale (della gente e delle istituzioni) lascia molto a desiderare.
venerdì 4 dicembre 2015
martedì 1 dicembre 2015
sabato 21 novembre 2015
Parigi
Non ho lacrime da versare
né parole da urlare.
Resto solo basito
di fronte a questo mondo sottosopra
dove tutto sembra assurdo,
ma purtroppo è realtà.
né parole da urlare.
Resto solo basito
di fronte a questo mondo sottosopra
dove tutto sembra assurdo,
ma purtroppo è realtà.
lunedì 28 settembre 2015
venerdì 25 settembre 2015
mercoledì 23 settembre 2015
giovedì 10 settembre 2015
Amori estivi
Amori estivi
Lui
quante notti
abbiamo aspettato il sorgere del sole
e quante volte, mano nella mano,
ci siamo incamminati nei sentieri bui.
Ti ho accarezzato il viso, il seno
e ho conosciuto tutto di te.
Ho creduto, sperato
che il nostro amore non finisse mai.
E invece domani partirai.
mercoledì 9 settembre 2015
giovedì 20 agosto 2015
lunedì 29 giugno 2015
venerdì 26 giugno 2015
Napoli
Napule è 'nu paese curioso: | è 'nu teatro antico, sempre apierto. |
Ce nasce gente ca senza cuncierto | scenne p' 'e strate e sape recita'. (Eduardo De Filippo)
giovedì 4 giugno 2015
lunedì 1 giugno 2015
citazioni
Citazioni dopo citazioni
che come una grandinata
ci piovono addosso
dall'alba al tramonto
e dal tramonto all'alba.
Ognuno ha la sua:
sull'amore, sull'amicizia,
la vita e la morte.
Ci sono quelle lunghe
e quelle corte.
sabato 2 maggio 2015
lunedì 20 aprile 2015
domenica 12 aprile 2015
mercoledì 1 aprile 2015
martedì 17 febbraio 2015
lunedì 16 febbraio 2015
sabato 14 febbraio 2015
Bombardamenti su Dresda
All’inizio del 1945 il destino militare della Germania di Hitler era ormai
segnato: gli anglo-americani la stringevano sul Reno e dal Nord Italia, le truppe di
Stalin sull’Oder. A Dresda non vivevano solo i suoi 630mila abitanti di "razza
teutonica" e, in buoni rapporti reciproci, alcune decine di migliaia di prigionieri
inglesi. Nelle sue strade, nelle sue stazioni, nei suoi ricoveri la splendida città
ospitava, stracolma, centinaia di migliaia di sfollati provenienti dalle regioni della
Germania dell’Est.
Il 13 e il 14 febbraio gli aerei da guerra alleati ne fecero una città morta.
Il 13 e il 14 febbraio gli aerei da guerra alleati ne fecero una città morta.
venerdì 13 febbraio 2015
Anniversario del bombardamento di Dresda
Anniversario del bombardamento di Dresda
Fino all’agosto 1944, Dresda fu
l’unica grande città in Germania in gran parte risparmiata dai
bombardamenti degli alleati e, anche all’inizio del 1945, rimase ancora
quasi incolume, nonostante essa rappresentasse un importante anello di
congiunzione tra Praga, Berlino, Lipsia, Norimberga e Varsavia.
mercoledì 11 febbraio 2015
giovedì 5 febbraio 2015
mercoledì 4 febbraio 2015
Mattarella
Puà darsi che Mattarella non sia la persona più indicata per fare il presidente della Repubblica, ma la sua elezione ha evitato mesi di discussioni e liti. Nell'attuale situazione non potevamo permettercelo.
venerdì 30 gennaio 2015
lunedì 26 gennaio 2015
martedì 20 gennaio 2015
lunedì 19 gennaio 2015
Vanessa e Greta
Non riesco a capire perché la gente è tanto interessata a sapere se le due prigioniere italiane hanno avuto rapporti sessuali, consenzienti o non, con i guerriglieri. Ma se i prigionieri fossero stati maschi, l'interesse sarebbe stato lo stesso? Non c'è un tentativo di voler colpevolizzare le ragazze?
Ninna nanna di Trilussa
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che comanna,
che se scanna e che s’ammazza
a vantaggio de la razza,
o a vantaggio de una fede,
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar sovrano macellaro;
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che comanna,
che se scanna e che s’ammazza
a vantaggio de la razza,
o a vantaggio de una fede,
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar sovrano macellaro;
venerdì 9 gennaio 2015
Benedetto XVI e gli arabi.
" Le popolazioni dell'Africa e dell'Asia -dice Ratzinger - ammiarano le nostre prestazioni tecniche e le nostra scienza, ma al contempo si spaventano di fronte a un tipo di ragione che esclude totalmente Dio dalla visione dell'uomo, ritenendo questa la forma più sublime della ragione, da imporre alle loro culture"
" la minaccia per la loro identità non la vedono nella fede cristiana, ma nel disprezzo di Dio e nel cinismo che considera il dileggio del sacro un diritto della libertà ed eleva l'utililità a supremo criterio morale"
" la tollerenza di cui abbiamo urgente bisogno comprende il timor di Dio, il rispetto di ciò che per gli altri è cosa sacra".
" la minaccia per la loro identità non la vedono nella fede cristiana, ma nel disprezzo di Dio e nel cinismo che considera il dileggio del sacro un diritto della libertà ed eleva l'utililità a supremo criterio morale"
" la tollerenza di cui abbiamo urgente bisogno comprende il timor di Dio, il rispetto di ciò che per gli altri è cosa sacra".
mercoledì 7 gennaio 2015
je suis Charlie
La violenza non ha mai una giustificazione, ma libertà di parola non significa libertà di offendere gli altri.
Auto al seguito
C'era una volta un servizio ferroviario chiamato: auto al seguito. Dava la possibilità a chi doveva spostarsi per regioni lontane di viaggiare in treno (cuccetta o vagone letto) e di spedire la macchina con un treno che faceva lo stesso percorso. I vantaggi erano tanti: non bisognava affrontare migliaia di chilometri di guida per arrivare in Calabria e in Sicilia. Si partiva alla sera e si arrivava il giorno dopo al mattino. Ti alzavi, scendevi e la tua auto era lì pronta ad aspettarti per percorrere gli ultimi chilometri che ti separavano da casa. Si arrivava riposati, non si inquinava l'aria, bruciando benzina, si evitava di creare code nelle autostrade. Tutti i treni viaggiavano al completo e già a marzo erano chiuse le prenotazioni. Decine di persone lavoravano per consentire questo servizio. Poi, non si sa perché si è deciso di abolirlo e i treni che trasportavano le auto sono stati e sono tuttora abbandonati nelle stazioni ferroviarie. Attaccati e corrosi dalla ruggine. Uno spreco enorme.
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